ACQUA: DONO DI DIO E BENE COMUNE

Pubblicato martedì 24 maggio 2011

 L’acqua è un bene di tutti, uno dei grandi doni della creazione attraverso cui Dio dona la vita a tutte le sue creature.

Dopo tanto silenzio, in questi giorni fortunatamente si è cominciato a parlare di questo tema tanto prezioso e delicato che è l’acqua: l’argomento è troppo importante!
Senza voler entrare nel merito ai quesiti referendari, come cristiani siamo invitati a riflettere seriamente anche perché secondo la normativa vigente la proprietà pubblica del bene-acqua viene garantita, ma stabilisce che la gestione dello stesso (erogazione, raccolta, depurazione) sia conferita in via ordinaria anche attraverso gare pubbliche.
La dottrina sociale della chiesa a questo proposito afferma: "L’acqua per sua natura non può essere trattata come una mera merce tra le altre e il suo uso deve essere razionale e solidale.
La sua distribuzione rientra tradizionalmente, fra le responsabilità di enti pubblici, perché l’acqua è stata considerata sempre come un bene pubblico, caratteristica che va mantenuta qualora la gestione venga affidata al settore privato” (n. 484-485)
Come comunità cristiana non possiamo rimanere estranei o indifferenti: è doveroso per tutti noi essere informati e anche assumerci le nostre responsabilità.
L’acqua è un bene di tutti, uno dei grandi doni della creazione attraverso cui Dio dona la vita a tutte le sue creature.
Parte da questa considerazione fondamentale la campagna promossa dalla Rete interdiocesana “Nuovi stili di vita”, che vede l’adesione di ben 25 diocesi e di numerosi altri uffici diocesani tra cui la Commissione Stili di vita di Verona.
Riportiamo solo alcune espressioni:
Acqua dono di Dio è una proposta cristiana al di sopra di ogni schieramento politico e ideologico, è una campagna che invita ad adottare stili di vita e comportamenti che tutelino questo prezioso bene comune, garantendone la disponibilità per tutti….
  • …Dobbiamo quindi imparare ad usarla con sobrietà e senza spreco.
  • …L’acqua per sua natura non può essere trattata come una mera merce tra le altre e il suo uso deve essere razionale e solidale.
  • …La distribuzione dell’acqua ha dei costi, ma su di essa non si può fare profitto in quanto il suo uso si fonda sulla dignità della persona umana e non su logiche economiche

(Vedi Verona Fedele pag. 15 di Dom. 22 maggio 2011)


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